Excogita è stata individuata dall’Università Sacro Cuore di Roma per lo studio e la realizzazione del “simulatore intracranico” per lo studio del fenomeno “idrocefalo”, una condizione in cui si ha un accumulo di liquido cefalorachidiano a livello dei ventricoli cerebrali che si dilatano. La complicanza è l’ipertensione intracranica che causa danni al tessuto cerebrale. L’idrocefalia è quindi un versamento di liquido cefalorachidiano in eccesso esclusivamente all’interno delle cavità ventricolari (idrocefalo non comunicante) o nei ventricoli e nell’intero spazio subaracnoideo (idrocefalo comunicante). In caso l’idrocefalo si sviluppi in un neonato, in un lattante o comunque prima della saldatura fisiologica delle suture craniche, verrà a configurarsi un quadro di macrocefalia. Valori normali di liquor vanno da 150 a 200 ml (100-130cc). Vengono prodotti dai plessi corioidei nei ventricoli cerebrali (in particolare nei laterali, ma anche nel III e IV ventricolo) circa 350-450 ml di liquido al giorno, garantendo in condizioni normale un abbondante ricambio.
Excogita ha messo in pratica un modello reale simulando tutte le informazioni scientifiche mediche e biologiche fornite dall’illustre Prof. Carmelo Anile (Università Sacro Cuore di Roma) coadiuvato dall’ing. Ficola (Professore Ingegneria di Perugia).